Palio della Brocca
Deruta è già in fermento da diverso tempo per l'appuntamento annuale con il Palio della Brocca che si terrà dal 27 agosto al 1 settembre 2024.
Piazza dei Consoli e le vie della Valle si preparano alla rievocazione storica che ogni anno coinvolge gran parte della cittadinanza in giochi, sfilate, spettacoli e buona cucina tradizionale.
A fine 800 un terremoto danneggiò l'acquedotto del paese e tutti i cittadini furono costretti a salire in piazza, nei pressi della fontana, per procurarsi l'acqua che serviva all'interno delle loro abitazioni e delle loro attività lavorative.
Da qui nasce l'idea di rievocare questo periodo attraverso il gioco della Corsa della Brocca.
I 3 rioni principali, Piazza, Valle e Borgo dovranno riuscire, nel minor tempo possibile, ad effettuare il percorso designato dall'Ente Palio, portando più acqua possibile all'interno di una brocca in ceramica, al traguardo.
Una gara di abilità e concentrazione che non premia solo i più veloci ma anche i più abili a non perdere nemmeno una goccia durante il tragitto.
Nel corso del tempo, i derutesi, presi dall'entusiasmo e dall'agonismo hanno aggiunto anche altre prove da superare: la corsa della cesta, il tiro alla fune, la corsa con la tavola a piedi e la bicicletta, il tutto per coinvolgere più cittadini possibile in questo evento che riscopre il piacere dello stare insieme ma anche la tradizione dei 3 decori che da sempre caratterizzano la produzione ceramica della nostra città.
Questo grazie al fatto che i 3 rioni si riconoscono da 3 colori e 3 decori : la Piazza con il blù del Ricco Deruta, la Valle con il verde dell'Arabesco e il Borgo con il giallo del Raffaellesco.
Abiti, bandiere, addobbi, stendardi con questi decori adornano le vie dei rioni, gli abiti dei giocatori e dei popolani ma soprattutto sono dipinti a mano sulle brocche che si utilizzeranno per le gare.
Raffaellesco, Ricco Deruta e Arabesco rappresentato Deruta nel mondo, sono i decori che rendono rinoscibile le nostre produzioni più classiche. I nostri genitori, i nostri nonni hanno dipinto servizi di piatti, brocche, tazzine da caffè, piatti da muro per tutto il mondo e non mi stupirei se qualche parente defunto vi abbia lasciato in eredità uno o più pezzi con questi decori.
Conservateli con cura, rappresentano non solo ricordi dei vostri cari ma anche la storia di chi con dedizione e passione lì ha creati e dipinti. Storia di amicizie nate all'interno delle fabbriche di ceramica, di ricerche fra appassionati di terra, colori, lustri, di mani grettate dall'acqua e dall'argilla, di occhi stanchi dopo una lunga giornata di lavoro.
L'artigianato è manualità, dedizione, tempo passato a ripetere quei gesti fino ad ottenere la perfezione, è cuore, è umanità è sacrificio tutte cose che sembrano ormai appartenere ad un tempo passato ma che presto,spero, tornerà.
Teniamo alta l'attenzione e la partecipazione su queste rievocazioni storiche perché rappresentano le nostre radici e si sa che una pianta per non morire deve tenerle sempre vive.